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Il Seicento diffonde anche in Emilia - Romagna la moda veneta del mobilio dipinto. Questa monumentale e rara credenza in legno dolce è concepita con criteri architettonici tipici seicenteschi. Le due ante sul fronte celano tre cassetti abitualmente usati per contenere la biancheria da tavola. Nel sottopiano un grande cassetto con scomparti portaposate unisce le due pilastrate frontali. I fianchi, con sportelli fortemente mossi "ad arco rientrante", rendono il mobile elegante e sinuoso. La grande e rara alzata riprende la struttura architettonica del  manufatto sottostante.
Il decoro pittorico è a "lacca povera" : gli interventi decorativi si rifanno a moduli ornamentali ricavati da sculture e architetture, i piani vengono così trattati a finto marmo, mentre lesene e pannelli si animano con volute, mascheroni, festoni e con tutto il repertorio decorativo tipico dell'epoca. La tonalità verde - azzurra di base bene si armonizza per contrasto cromatico con il marrone tenue - rosa delle pitture. I due volti dipinti, uomo e donna, contornati da cartigli  sulle due ante frontali, indica chiaramente che il mobile costituì in origine un dono di nozze, abitudine rara in Emilia - Romagna e caratteristica molto apprezzata dagli studiosi e dai collezionisti di questa tipologia di manufatti lignei di pregio estremo.
Il mobile si presenta in ottimo stato di conservazione, con ferrature totalmente originali e nessun rifacimento pittorico.

Emilia - Romagna: inizi del Seicento

Misure: altezza cm. 140  con alzata  -  altezza cm. 99 al piano  -   profondità cm. 87  -  larghezza cm. 260