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GRANDE ED IMPORTANTE OROLOGIO FRANCESE DI “L. LEROY”: “LA PUNIZIONE DI MAZEPPA” Funzionante

Grande orologio con basamento in marmo giallo di Siena e bronzi con fusione “a terra”. L’effetto scenico di questo fenomenale orologio è dato dalle due splendide sculture in bronzo, il cavallo che corre furente al galoppo con sopra legato Mazeppa  e con raffinati dettagli anatomici che solo un grandissimo sculture ha potuto eseguire. I piedi ferini sorreggono tutto l’orologio. Il cavallo e il personaggio “Mazeppa” sono eseguiti con eccellente accuratezza e movimento plastico. Molto bello il contrasto fra il bronzo brunito e le figure in bronzo lucidato.

Il movimento dell’orologio, fabbricato a Parigi all’inizio dell’ Ottocento, ha due treni del tempo con bariletti dentati per segnare le ore e le mezze ore e dare forza motrice al treno del tempo. Lo scappamento è di tipo ad ancora regolato da un pendolo con sospensione a filo. Marcato “ LEROY & FILS   H GERS  DU  ROI   A PARIS

Carica di otto giorni. Perfettamente funzionante.

Vi sono manifatture di orologi che, come quella di L. Leroy, affondano le loro radici in un passato molto lontano. Cosi distante che, negli ultimi anni, erano quasi uscite dalla memoria di noi appassionati.

La casa fu creata addirittura nel 1785 quando il fondatore, Basile-Charles Le Roy, divenne mastro orologiaio ed aprì il suo atelier presso il Palazzo Reale a Parigi.

In un’epoca molto importante della storia francese Leroy divenne così l’orologiaio di fiducia della corte, intrattenendo rapporti di amicizia con tutti i personaggi di spicco, compreso Napoleone.

Attorno al 1828 entra in azienda anche il figlio Charles-Louis e l’azienda viene rinominata Le Roy & Fils. Poco dopo iniziano l’attività anche in Inghilterra e diventano in breve tempo i fornitori della famiglia reale inglese.

Verso la fine del secolo entrò in azienda il nipote Louis, un vero genio dell’orologeria: in breve tempo quest’ultimo diventa il leader della stessa, la acquisisce e la chiama L. Leroy & Cie.

Cenni storici:  L'ucraino Ivan Mazeppa è il protagonista di un’opera di Franz Liszt e di un  poema scritto dal poeta romantico inglese Lord Byron nel 1819. Nonchè di opere di Puskin e Victor Hugo. La vicenda è basata su di una leggenda popolare (con un fondo di verità storica) ove si narra che un tal Ivan Mazeppa (1639-1709), entrato da giovane alla corte di re Giovanni II Casimiro e ben voluto dal re, ebbe una relazione d'amore con la moglie di un conte polacco. Alla scoperta del fatto il marito punì Mazeppa legandolo nudo ad un cavallo selvaggio galoppante nelle oscure foreste e lande inospitali, costretto ad affrontare prove durissime per la sua sopravvivenza. Verrà raccolto esanime da alcuni contadini ucraini che lo salveranno facendolo divenire “Hetman” (Etmano o Atamano, titolo utilizzato per indicare il grado militare più alto dell’esercito di quel paese). Morì senza poter vedere realizzato il sogno di un' Ucraina separata dalla "grande madre Russia.

Nota: Il marmo giallo Siena è uno dei marmi più belli, prestigiosi e particolari che si estraggano in Italia. E' caratterizzato da un colore di fondo giallo scuro ed è eterogeneo per la presenza di venature con tonalità che vanno dal bianco avorio al giallo chiaro fino ad un giallo ocra e rossastro molto intenso.

Francia – Parigi: 1830 (ca.)

 

Misure: altezza cm. 77   larghezza cm. 50    profondità cm. 18

Provenienza : Francia

Epoca : XIX sec.

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