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LA DANZA DEI SETTE VELI - olio su tela tratto dal dipinto del 1909 "SALOME' DANCER" di ROBERT HENRI (Cincinnati 1865 - New York 1929)


Affascinante dipinto che raffigura una danzatrice idealizzata con la figura di SALOME', avvolta in veli neri trasparenti, secondo il gusto tipico dei primi anni del Novecento. In quel periodo erano di gran moda i cosiddetti  "esotismi ", che riguardavano soprattutto la moda e la scelta degli arredi. Non a caso l'opera, di autore anonimo americano, è ispirata ad un magnifico quadro del 1909 (l'anno di pubblicazione del Manifesto del Futurismo)  dell'americano Robert Henri.

La giovane donna bruna (Salomè) porta orecchini orientali, un pendente sulla fronte e bracciali sottili  "alla schiava "  sia sul braccio che al polso. I celeberrimi "sette veli" la fasciano di mistero ed erotismo, pronti ad essere tolti dalle sue mani affusolate.

Olio su tela.

Stati Uniti - 1920 ca.   

 

Epoca : XX sec.

 

Misure : Altezza cm 120 Larghezza cm 61

 

 


Robert Henri, vero nome Robert Henry Cozad (Cincinnati, 25 giugno 1865 – New York, 12 luglio 1929), è stato un pittore statunitense. Fu una figura guida dell'Ashcan School del realismo americano e fondò il gruppo detto "Gli otto", per protestare conto i criteri conservatori e discriminatori della National Academy of Design. A causa di disavventure familiari, Henri passò gli anni dell'infanzia e della gioventù trasferendosi continuamente negli stati centrali degli Stati Uniti, finché nel 1883 la famiglia si stabilì dapprima a New York e poi ad Atlantic City, dove realizzò le sue prime pitture. Per l'incoraggiamento dei genitori, nel 1886 Henri si iscrisse all'Accademia d'Arte di Filadelfia, dove eseguì dei quadri “en plein air”. Si recò quindi a Parigi nel 1888, dove studiò sotto la guida di William-Adolphe Bouguereau ed ammirò le opere di grandi artisti, come Velázquez, Goya, Hals, Rembrandt, Manet e Whistler.
Conobbe l'impressionismo, il post-impressionismo ed il simbolismo, ma fu proprio l'impressionismo, con la tecnica dell'”en plein air” ed il rifiuto dell'accademismo, ad entusiasmarlo maggiormente. Dopo aver viaggiato per la Francia, nel 1890 giunse in Italia, ammirandone parte dell'immenso patrimonio artistico. Nel 1891 tornò a Filadelfia e cominciò ad attrarre un gruppo di artisti, tra cui William Glackens, George Luks, Everett Shinn e John Sloan, che si incontravano nel suo studio per discutere di arte e cultura e per fare disegni dal vivo; la stima e l'amicizia tra loro durò per tutta la vita.  In questo periodo i suoi temi preferiti furono i paesaggi ed i ritratti, caratterizzati da una pennellata ampia e vivace, con la ferma convinzione che l'arte sia strettamente legata alla vita reale e che il compito dell'artista sia di esprimere sulla tela non solo quello che vede, ma soprattutto quello che prova. Una costante delle sue opere è il rifiuto di modelli accademici in favore di una profonda ed al tempo stesso spontanea osservazione della realtà; questo vale anche per le opere degli anni successivi, in cui ritrasse principalmente scene urbane e soggetti presi dalla vita di tutti i giorni.   A partire dal 1898 Henri trascorse ancora due anni in Francia, durante i quali si fece notare da diversi collezionisti.   Tornato negli Stati Uniti, si dedicò anche all'insegnamento ed insegnò per il resto della sua vita in diverse e prestigiose scuole di New York, avendo tra i suoi studenti artisti come Edward Hopper, Rockwell Kent, George Bellows, Joseph Stella, Man Ray e Stuart Davis.    Nonostante gli importanti riconoscimenti ottenuti, Henri accusò i membri delle più importanti accademie artistiche statunitensi di pregiudizio e di scarsa volontà di rinnovamento, per aver rifiutato sistematicamente le opere innovative dei suoi allievi. Per questo motivo fondò il gruppo di artisti chiamato "Gli otto" e organizzò diverse mostre in cui furono esposti, insieme alle proprie opere e a quelle del gruppo dei suoi amici di Filadelfia, anche lavori di artisti come Maurice Prendergast, Ernest Lawson e Arthur Davies.
In queste mostre spesso le opere erano esposte in ordine alfabetico per dare risalto allo spirito egualitario che le ispirava.
Robert Henri morì a New York nel 1929 all'età di 64 anni.

Provenienza : Italia

Epoca : XX sec.

€ 6.200,00