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STATUA EQUESTRE - "Piqueur o bracchiere in abito Louis XV" – scultura in bronzo “a sabbia” – Alfred Barye (Parigi, 1839 – ivi, 1882) - NEW ENTRY

Bella scultura in bronzo fuso, secondo il metodo detto “a sabbia”,  che raffigura il piqueur o “bracchiere”  in tenuta da caccia di epoca Luigi XV con corno.

Molto ben realizzato, plastico ed elegante il cavallo, con uno studio anatomico interessante, “fotografato” nella posa in cui si trova, con zampa anteriore destra elegantemente alzata. Si notino le sottolineature, specialità dell’artista e di suo padre, dei muscoli tesi e contratti nell’azione.

Non da meno anche la squisita scultura del suo cavaliere (piqueur). Si noti l’accuratezza nella raffigurazione del viso, del movimento del corpo sul cavallo e della tenuta da caccia del periodo Luigi XV; giacca di colore rosso con bordure dorate e polsini grandi, stivali di cuoio scuro e il tipico copricapo a tricorno sulla capigliatura raccolta a “coda di cavallo”. Il corno da caccia è poggiato sulla spalla sinistra.

Il cavallo con il cavaliere poggiano su di un piedistallo che rappresenta un prato con alcuni piccoli arbusti dipinti di verde. Nella sua parte posteriore vi è posta la fima “BARYE”

Francia – Seconda metà dell’Ottocento

 

Misure : Altezza cm. 60 - Larghezza cm. 60 - Profondità cm. 21

 

Note: dall’Enciclopedia <Treccani>

Piqueur (bracchière s. m. [der. di bracco]. – Chi guida e ha in custodia i cani nelle battute di caccia, avendo inoltre il compito di spingere, mediante suoni, spari e altri rumori, la selvaggina verso le poste.   chi durante la caccia ha il compito di stanare la selvaggina impaurendola con rumori] ≈ battitore,)

 

Saggio critico e note biografiche sull’autore:

Alfred Barye nacque a Parigi il 21 gennaio 1839 e morì a Parigi nel 1882.  Era figlio del famoso scultore Antoine-Louis Barye (Parigi, 1796 - ivi, 1875), celebre per le sue rappresentazioni realistiche di animali  realizzati in bronzo. Alfred imparò il mestiere di scultore “animalier” sotto l'occhio vigile del padre, divenendo anch’egli uno scultore di fama internazionale nel periodo della  Belle Epoque.

I due Barye non andarono sempre d'accordo; vi  furono momenti in cui padre e figlio non si rivolsero la parola perché Barye giovane firmava, a volte, alcuni dei suoi bronzi come "A. Barye". Un'abitudine a cui Barye padre si oppose perché ciò creava, ovviamente, confusione su quale dei due Barye avesse creato la scultura. Pur essendo un artista a sé stante, lottò per creare la propria identità vivendo all'ombra del padre più famoso. La stragrande maggioranza dei suoi pezzi sono firmati "A. Barye, fils" mentre alcuni sono contrassegnati solo da "Barye" (come la nostra opera) o "A. Barye". La maggior parte delle sculture che uscivano dalla fonderia di Barye figlio, erano fuse con il metodo denominato “a sabbia” anziché fusioni “a cera persa”. Alfred usava tipicamente patine con tonalità di colore sul marrone medio (comenel nostro caso) ma a volte aggiungeva il verde (un colore per il quale suo padre era famoso) con tonalità ramate nel processo di patinatura.  Qualsiasi bronzo di Barye - dal padre al figlio -  presenta generalmente una patina raffinata. Antoine-Louis era particolarmente accurato con la patinatura dei suoi pezzi e non avrebbe mai permesso ad altre fonderie di eseguirla, preferendo farlo da solo. Anche Alfred non consentiva mai che una scultura lasciasse il suo laboratorio senza una patina perfettamente applicata e visivamente piacevole.

Alfred Barye creò una collezione di sculture in bronzo e focalizzò la sua attenzione su cavalli da corsa o cavalli in movimento.  Egli era noto per la grande attenzione ai dettagli che caratterizzavano i suoi bronzi. Uno dei più noti  è “The Arab Warrior Knight a cavallo” (1890-1910, realizzato a Parigi, altezza 87 cm, larghezza 61 cm, profondità 30 cm) che eseguì in collaborazione con Émile-Coriolan Guillemin

Barye realizzò anche una serie di sculture di uccelli e figure di genere. Ricevette molti premi  e la "menzione d'onore" nel Salon del 1897 per l'opera “Aide Fauconnier Indien, Retour de Chasse à la Gazelle”. L’ammissione finale di Alfred Barye al Salon de Louvre avvenne nel 1882.

I suoi bronzi sono presenti in molte collezioni private e musei:

Museo del Louvre , Parigi. Musée d'Orsay , Parigi.

Brooklyn Museum , New York City.

Fogg Museum , Harvard Art Museums , Cambridge, Massachusetts.

Busch – Reisinger Museum , Harvard Art Museums , Cambridge, Massachusetts.

Arthur M. Sackler Museum , Harvard Art Museums , Cambridge, Massachusetts.

Museo di arte moderna di San Paolo , Brasile.

The Israel Museum , Gerusalemme, Israele.

 

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